giovedì, 21. Febbraio 2019

Un progetto faro per l’ambiente

All’inizio di settembre è entrato in funzione il nuovo impianto di riciclaggio delle acque reflue del Centro logistica veicoli di Birrfeld. L’impianto rappresenta una novità nel panorama svizzero, e non solo per le sue dimensioni: consente di risparmiare fino al 98% di acqua potabile ed è un ottimo esempio per altri progetti.

Tutti sappiamo che l’acqua è una delle risorse più preziose del nostro pianeta e che è fondamentale per la vita. Ma sapevate che solo lo 0,007% di tutte le risorse idriche sono costituite da acqua potabile? Questo fatto, di solito non noto, potrebbe essere il motivo per cui non facciamo attenzione al consumo di acqua e la sprechiamo. In Svizzera, però, abbiamo deciso che è ora di cambiare atteggiamento. Forse, anche l’estate molto calda di quest’anno ha contribuito a cambiare il modo di pensare della società.

L’acqua ha bisogno di sostenitori

Nell'impianto di lavaggio automatico di Birrfeld vengono lavati fino a 17'500 veicoli l'anno.

Nell’impianto di lavaggio automatico di Birrfeld vengono lavati fino a 17’500 veicoli l’anno.

Sempre attenta al tema della salvaguardia dell’acqua potabile, AMAG si impegna già da anni per risparmiare la maggiore quantità di acqua potabile possibile nei suoi impianti di autolavaggio. Questo focus sul risparmio di una risorsa scarsa va molto oltre le disposizioni di legge sulla potabilizzazione dell’acqua. Per ridurre i valori delle sostanze nocive e contemporaneamente limitare l’apporto di acqua potabile al minimo, la legge prevede la presenza di un impianto di riciclaggio delle acque reflue a partire da 5’000 cicli di lavaggio l’anno.

Un progetto annuale per oltre 100’000 veicoli

Come si addice a un progetto di queste dimensioni, l’«impianto di riciclaggio delle acque reflue di Lupfig» è il frutto della collaborazione fra colossi: la Thommen-Furler AG, appaltatore generale, ha attinto al know-how di aquadetox International GmbH, i pionieri nell’ambito della depurazione biologica dell’acqua e del riciclaggio in Germania. A metà settembre era tutto pronto e l’impianto è entrato in funzione.

Assieme al Dipartimento per l’edilizia, il traffico e l’ambiente del Cantone Argovia, rappresentato da Bruno Mancini (tecnico specializzato in acque reflue, industria e artigianato), la redazione di Family ha potuto partecipare a una tavola rotonda con i responsabili del progetto. Alexander Hegi, Responsabile AMAG Safety & Maintenance a Lupfig, non nasconde: «Si è trattato di un progetto enorme che abbiamo realizzato nel giro di un anno». E il risultato di questa stretta collaborazione si vede.
Martin Lüthi, responsabile di progetto presso Thommen-Furler AG, spiega: «Oltre alla misurazione del pH, del contenuto di anidride carbonica e della percentuale di riciclaggio, viene misurato anche il COD*. Questo valore conferma la funzionalità di un impianto biologico e misura le sostanze biodegradabili.» I metalli pesanti vengono in gran parte assorbiti biologicamente e quindi non devono essere misurati, data la loro scarsa presenza. 

Alexander Hegi, Bruno Mancini, Martin Lüthi e Jürgen Schaible (da sinistra a destra) esaminano l'impianto di riciclaggio delle acque reflue sul posto.

Alexander Hegi, Bruno Mancini, Martin Lüthi e Jürgen Schaible (da sinistra a destra) esaminano l’impianto di riciclaggio delle acque reflue sul posto.

La capacità dell’impianto è unica. Alexander Hegi spiega: «In base alle nostre conoscenze attuali, l’impianto di riciclaggio delle acque reflue progettato per gestire oltre 100’000 veicoli l’anno è il più grande della Svizzera. Attualmente, ogni anno vengono lavate circa 45’000 auto nei box e circa 17’500 nell’impianto di autolavaggio. Quindi abbiano ancora margini di miglioramento. In caso di necessità, è possibile aumentare ulteriormente la capacità.»

Invisibili fuori, efficientissime dentro

La vista esterna dell’impianto di riciclaggio non lascia intravedere tutte le meraviglie della natura e della tecnica che contiene. I diversi elementi dell’impianto agiscono in maniera invisibile dall’esterno. Come funziona il processo di riciclaggio e depurazione biologico delle acque reflue?

Fase 1: captazione dei fanghi e sedimentazione

L’acqua proveniente dagli impianti e dai box di lavaggio, con le sue impurità, dopo il ciclo di lavaggio arriva alla prima fase del processo di depurazione, la «captazione dei fanghi». Grazie alla sedimentazione naturale, le particelle di impurità non disciolte si depositano. Questa sedimentazione si svolge in diverse fasi.

Fase 2: trattamento biologico

Dopo il trattamento grossolano preliminare, l’acqua viene pompata nella stazione di trattamento biologico. Qui si svolge la depurazione profonda in due fasi delle sostanze disciolte nelle acque reflue. Il processo è di tipo biologico e si svolge in due serbatoi separati («Bio 1» e «Bio 2»). Per il processo biologico viene aggiunto ossigeno mediante gli sfiati a membrana.

All'acqua dei serbatoi «Bio 1» e «Bio 2» viene aggiunto ossigeno pulito.

All’acqua dei serbatoi «Bio 1» e «Bio 2» viene aggiunto ossigeno pulito.

Fase 3: post-depurazione

Per riportare al circuito l’acqua depurata biologicamente, è necessario che sia sottoposta a un’ulteriore depurazione per eliminare i microorganismi sotto forma di fango in eccesso.

Fase 4: sterilizzazione

Un’ulteriore fase di depurazione, particolarmente importante per AMAG, è stata prevista per motivi legati alla sicurezza sul lavoro, perché «pulito» non significa automaticamente «sterile». Questa fase viene svolta con l’ausilio dei raggi UV. Le fasi della depurazione profonda e della sterilizzazione dell’acqua sono affidate al sistema BioSaver di aquadetox international GmbH. Jürgen Schaible, Responsabile di progetto presso aquadetox, ci spiega: «Il sistema BioSaver sterilizza l’acqua industriale e consente un risparmio di acqua fino al 98%. Dopo la sterilizzazione, è possibile utilizzare l’acqua direttamente per altri cicli di lavaggio nei depuratori ad alta pressione e negli impianti di lavaggio.»

Il sistema BioSaver consente un risparmio di acqua pulita fino al 98%.

Il sistema BioSaver consente un risparmio di acqua pulita fino al 98%.

Fase 5: raccolta dell’acqua piovana

L’impianto dispone di un contenitore per la raccolta dell’acqua piovana. L’acqua così ottenuta viene pompata nel serbatoio dell’acqua calda e si mescola con l’acqua industriale pulita prima del ciclo di lavaggio. In questo modo, è possibile continuare a lavare i veicoli senza dover aggiungere acqua potabile.

Attrezzati per le emergenze

Per Bruno Mancini si pone il problema di come gestire eventuali malfunzionamenti dell’impianto. «Siamo attrezzati per queste evenienze», spiega Lüthi. «L’impianto dispone di una tecnologia di pompaggio adeguata. Se una pompa smette di funzionare, un’altra è pronta a continuare il lavoro. Inoltre, il nostro servizio di emergenza è in grado di trovarsi sul posto entro tre ore.»

L’impianto può essere utilizzato da un solo operatore. In AMAG sono state formate tre persone per questo lavoro. Sono state presenti per tutto il montaggio e conoscono nei dettagli i processi tecnici. «Se qualcosa non funziona secondo i piani, siamo in grado di reagire subito grazie alle nostre conoscenze tecniche», afferma Hegi. Un malfunzionamento avrebbe conseguenze notevoli, perché sui veicoli non lavati non è possibile eseguire un controllo delle superfici e quindi non sarebbe possibile riconsegnarli ai clienti.

Il nuovo impianto di riciclaggio presso il Centro logistica veicoli di Birrfeld.

Il nuovo impianto di riciclaggio presso il Centro logistica veicoli di Birrfeld.

Obiettivo prestigioso e promettente

Dopo questa breve fase di esercizio, non è ancora possibile esprimere in cifre i risultati del progetto «impianto di riciclaggio delle acque reflue». In ogni caso AMAG è consapevole delle sue responsabilità nei confronti dell’ambiente e continuerà a profondere il massimo impegno per proteggerlo.

 

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